Qualche sera fa mi sono messa a lavorare al mio sito.
Dovevo fare una modifica importante, e mi sono lanciata nel coding, un pò come lanciarsi dal paracadute. Bello, bellissimo, ma puoi ridurti come una deliziosa marmellatina di te stessa, cioè, devi metterlo in conto.
E così ho ridotto il mio sito a una marmellatina di se stesso. Ora, chi ha un sito web sa quanto è importante che sia online e che ci stia bene. Mi sono sorpresa di non andare nel panico. Non si vedeva più niente. Ho calcolato un pò i rischi, erano molto alti anche perché non sapevo cosa esattamente avessi fatto. Avevo un solo vantaggio: era notte. Dunque il rischio di compromettere delle visite “importanti” era basso. Per tutto il resto un casino.
Ho cercato nella memoria e nel cuore qualche tecnica del mio amato Kundalini Yoga che mi potesse aiutare a trovare una soluzione. In quel momento, nessuno poteva aiutarmi, se non lo yoga. Lo stava già facendo perché ero piuttosto calma, ma mi serviva risolvere il problema.
E come un diamante, mi è venuto in mente il Triple Mantra: il mantra che sblocca le situazioni bloccate, compresi i blocchi di comunicazione, per esempio. Ma anche le cose: le chiavi nella toppa o nel quadro dell’auto che non girano, il pc che si impalla, o – come in questo caso – il sito imploso in se stesso.
Stavo lavorando dal letto, ho chiuso gli occhi, incrociato le gambe, e mi sono messa a ripeterlo.
Quando ho sentito che era il tempo, ho rimesso mano al sito, e come guidata internamente ho rimodificato la cosa giusta, ed il mio sito é riapparso.
Il crash sarà durato in tutto mezz’ora.
Non vi dico che non potevo crederci, perché non è la prima volta che mi accade: l’ho usato anche ieri quando non riuscivo ad accordare l’ukulele.
Bene, immagino che a questo punto la curiosità sia alle stelle, volete conoscere questo mantra, tatuarvelo, e usarlo ogni volta che vi serve.
Na Klar, lo capisco e ne sono felice, certa che ne facciate buon uso.
Sapete, il Kundalini Yoga è una tecnica antichissima, ed anche tenuta piuttosto segreta. Dobbiamo a Yogi Bhajan il merito di averci insegnato tutto, e all’Età dell’Acquario, l’era cosmica che stiamo vivendo, che vuole che tutti i segreti siano liberati, e i giochi di potere smascherati. Niente più iniziazioni, niente più gerarchie dell’Età dei Pesci. Nessuno inizia nessuno:
Aad Sach Jugaad Sach He Bhi Sach Nanak Hosi Bhi Sach
Aad Sach Jugaad Sach He BhE Sach Nanak Hosi BhE Sach
Il Triple Mantra cancella tutti i tipi di ostacoli psichici e fisici nella vita quotidiana. Viene anche usato come protezione contro gli incidenti: si pronuncia in questo caso prima di guidare la macchina (o la bici, o in qualsiasi mezzo di locomozione) per creare un’energia protettiva attorno all’auto e ai passeggeri. Annulla tutte le vibrazioni, i pensieri, le parole e le azioni dei nostri “avversari”. Ascoltarlo o vibrarlo rafforza il campo magnetico, tenendo così lontane le vibrazioni basse. Il Triple Mantra è composto da tre parti:
- Aad Guré Namé, Jugaad Guré Namé, Sat Guré Namé, Siri Guru De-vé Nameh. La prima parte avvolge con una potente luce di protezione;
- Aad Sach Jugaad Sach He Bhi Sach Nanak Hosi Bhi Sach. La seconda parte rimuove gli ostacoli dal cammino spirituale;
- Aad Sach Jugaad Sach He BhE Sach Nanak Hosi BhE Sach. La terza parte rimuove tutti i tipi di ostacoli dalla vita quotidiana.
Come potete capire, è un mantra di protezione e si recita per invocare l’energia protettiva dell’universo o quando si ha bisogno di una protezione aggiuntiva. Yogi Bhajan ha insegnato che questo mantra dovrebbe sempre essere cantato tre volte di seguito.
“Quando non puoi essere protetto, questo mantra ti proteggerà. Quando le cose si fermano, e non vogliono muoversi, questo mantra le farà muovere nella tua direzione”. Yogi Bhajan
La storia:
Recitando o componendo (ci sono due diverse versioni) il Sukhmani, Guru Arjan Dev (il 5 Guru dei Sikh) rimase bloccato su una strofa. Baba Siri Chand (il padre di tutti gli yogi, e figlio di Guru Nanak), gli diede l’ultima strofa del Triple Mantra per andare avanti.
Bene, fatemi sapere come va nei commenti, mi piacerebbe sentire le vostre storie!
un abbraccio e a martedì prossimo con la rubrica #yogasenzatappetino
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